mercoledì 10 aprile 2024

15 aprile 2024: Valorizzazione del territorio e innovazione sociale, ne parliamo con Alessandro Cacciato

Lunedì 15 aprile 2024: doppio appuntamento ad Aidone per parlare di Valorizzazione del territorio e innovazione sociale, argomenti di urgente necessità per i nostri territori. 
L'incontro mattutino sarà dedicato agli studenti, mentre quello del pomeriggio coinvolgerà cittadini ed associazioni.

L'appuntamento è inserito nel ciclo di incontri previsto dal progetto "Comunità educante I semi di Demetra" di cui è capofila il circolo Legambiente di Piazza Armerina. Un progetto considerato sperimentale che è finalizzato alla costruzione di una comunità educante di tipo patrimoniale come definita dalla Convenzione di Faro. Il calendario degli appuntamenti prevede, tra le altre, azioni di rafforzamento della comunità ed azioni di conoscenza del territorio. L'incontro di giorno 15 si inserisce nel primo gruppo di azioni e vedrà ospite Alessandro Cacciato, siciliano di adozione, da anni impegnato sul nostro territorio in azioni di sensibilizzazione delle comunità per la valorizzazione del bene comune siciliano. Da oltre venti anni lavora presso il sistema delle Camere di Commercio dove si occupa di promozione e formazione nel settore dell’impresa digitale. Dal 2013 collabora con il centro culturale indipendente Farm Cultural Park di Favara (Ag). Nel 2015 è speaker al TEDx della Scuola Superiore di alta formazione dell’Università di Catania. Collabora dal 2017 a progetti di riattivazione urbana. È autore dei libri: Il Sud Vola. Viaggio tra startup e giovani innovatori. E la pubblica amministrazione? (2015) e Il Petrolio? Meglio sotto terra (2016). La sindrome del Gattopardo. Creatore del format video e radiofonico “Edicola dell’Innovazione” che ha raccontato le storie di successo create nel Sud Italia grazie all’innovazione sociale ed imprenditoriale.

giovedì 28 marzo 2024

Legambiente Piazza Armerina sul sopralluogo del presidente Schifani alla Villa del Casale: bene così ma l'attenzione resta alta

“Ringraziamo il presidente Schifani per aver messo in atto azioni concrete a salvaguardia del sito UNESCO della Villa del Casale e per essersi fatto garante per le procedure di appalto del progetto di restauro dei mosaici e del finanziamento per la sostituzione delle coperture”. Questa la dichiarazione che arriva dal circolo Legambiente di Piazza Armerina. “La Villa è stata sempre e lo sarà ancor di più, oggi, "una sorvegliata speciale" - dichiara Paola Di Vita, presidente del circolo e responsabile regionale per i beni culturali. E chi negli ultimi giorni, forse in mala fede, ha voluto distorcere e negare il nostro impegno più che ventennale è stato smentito dalle evidenze riscontrate nel sopralluogo effettuato dal presidente della Regione, accompagnato dall’assessore regionale ai beni culturali, che ha parlato di gravi criticità da risolvere. Ed anche le dichiarazioni registrate recentemente in consiglio comunale, sul fatto che i mosaici sono stati ripuliti con le "ramazze" dal guano dei piccioni, come soluzione dei problemi, rappresentano l’evidenza della superficialità politica e culturale di chi li ha rese, e non si possono tollerare. Però ci rassicura il fatto che finalmente la Soprintendenza di Enna, nonostante il personale ridotto, ha esercitato il tanto atteso ruolo di tutela predisponendo in tempi record il progetto di regimazione idraulica di cui la Villa aveva bisogno da molto tempo, riappropriandosi quindi del ruolo primario che il legislatore le attribuisce. Nel corso del nostro intervento in consiglio comunale abbiamo chiesto ai consiglieri di fare proprie alcune istanze contenute nella nostra ultima lettera inviata agli organi istituzionali, sottolineando la necessità di un piano di manutenzione preventiva per scongiurare gli atavici problemi della Villa. Fra le altre istanze inoltre: tutela e fruizione dell’insediamento medioevale, inserimento in pianta organica di archeologi e restauratori. Le dichiarazioni del presidente Schifani vanno nella direzione da noi richiesta e auspichiamo, pertanto, che contribuiscano a creare un fronte comune per la tutela della Villa affinché diventi un esempio di “sana gestione” e di “incubatore culturale” per lo sviluppo della città e di tutto il territorio di riferimento.

sabato 23 marzo 2024

23 marzo 2024 - nuovo appuntamento del progetto Comunità educanti: INTRECCI CULTURALI: TRADIZIONI A CONFRONTO

 

Prosegue il progetto "Comunità educante: I semi di Demetra" di cui è soggetto responsabile Legambiente Piazza Armerina e che vede, in prima linea, come partner, alcune associazioni di Aidone al lavoro per la costruzione di un processo virtuoso di comunità.
Il progetto è supportato dall'Impresa Sociale Con I Bambini.

Il secondo appuntamento del Tavolo delle Tradizioni popolari in Aidone si arricchisce con un ospite, il prof. Pino Biondo, Etnomusicologo ricercatore ed Etnocoreologo, massimo esperto delle Tradizioni popolari del centro Sicilia. Al centro dell’incontro i  nostri “Santoni” e i fratelli  “Giganti” presenti nei cerimoniali religiosi della Sicilia. Ma non può mancare un’incursione sullo “SCOZZ”, lo “scottish”, per colmare i vuoti della nostra conoscenza su questa danza della nostra tradizione.

sabato 24 febbraio 2024

Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del Pianeta


L’Italia deve dire basta alla guerra! 

Ormai le guerre si susseguono con ritmo ed intensità crescente. Iniziano ma non finiscono, alimentando solo la fiorente industria e il commercio immorale di armamenti. Stati e Governi sembrano aver perso la capacità di prevenire e gestire i conflitti mediante gli strumenti della diplomazia e della politica, con i quali far applicare e rispettare le convenzioni e il diritto internazionale. La conseguenza è che la guerra e la barbarie sono nuovamente tornate ad essere le uniche opzioni in campo. Basta, questa logica distruttiva va fermata. 

Il teatro di guerra è globale. 

La guerra è tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. Ha preso corpo l’idea che l’ordine mondiale debba essere basato sullo scontro tra blocchi e non sulla collaborazione e la giustizia tra i popoli. Le Nazioni Unite, come espressione di tutti i popoli del pianeta, sono umiliate e il diritto internazionale sostituito dalla forza della potenza militare, preludio della guerra globale: nella barbara “logica del più forte”, nessuno è disposto a perdere, ma nessuno ne uscirà davvero vincitore. 

Si compiono i due anni di guerra in Ucraina, con centinaia di migliaia di morti, milioni i profughi in fuga ed un terzo del paese distrutto. In Siria, dopo tredici anni di guerra, i risultati sono centinaia di migliaia di morti e la distruzione di una secolare convivenza inter-religiosa e inter-comunitaria. In Africa, guerre e neo-colonialismo non hanno mai cessato di coesistere e di schiacciare le speranze di democrazia e di libertà. L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva è ancora una volta in Medio Oriente, con l'atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato 1200 vittime e più di 200 persone prese in ostaggio, con stupri di guerra sulle donne israeliane; ne è conseguito l’assedio della Striscia di Gaza da parte del governo israeliano con bombardamenti a tappeto, uccidendo più di 24000 palestinesi, inclusi bambini, donne e anziani, la distruzione di ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. Una escalation di crimini di guerra, che condanniamo e che debbono essere fermati immediatamente per affrontare politicamente e culturalmente le cause che li hanno determinati, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione di entrambi i popoli, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite. E l’elenco dei conflitti, delle guerre, delle violenze purtroppo non finisce qui. 

Il percorso della Pace deve essere globale 

L’unica via per fermare la follia criminale delle guerre ed eliminare il rischio di un conflitto nucleare, è unire le forze, assumere le nostre responsabilità civiche e democratiche, schierarsi per la pace, per il diritto internazionale, per la riconversione civile e sostenibile dell’economia, promuovendo la cooperazione e la sovranità dei popoli, eliminando vecchie e nuove forme di colonialismo insieme alla politica dei “due pesi e due misure”, alla sicurezza impostata sulla deterrenza nucleare e sui blocchi militari contrapposti; abbiamo il compito di costruire insieme una società globale pacifica, nonviolenta, responsabile, per consegnare alle future generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto. Non ci sarà giustizia sociale e climatica, lavoro dignitoso e piena democrazia in un mondo sempre più in guerra, che usa le risorse per la morte e non per la vita, nel quale la giustizia, il diritto internazionale e umanitario vengono calpestati nell’impunità dei colpevoli. La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine. Mobilitarsi oggi per la pace, per il disarmo, per la nonviolenza, significa affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte pena la distruzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta. 

Per tutto questo, chiediamo nuovamente a movimenti, reti, associazioni, sindacati, parrocchie, comitati locali, di mobilitarsi insieme nelle piazze italiane, per ribadire il NO a tutte le guerre e il NO al riarmo, per costruire un mondo di pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti, per chiedere alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace, impegnandosi per: 

• la messa al bando delle armi nucleari 

• la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta 

• la riconversione dell’industria bellica, che sta traendo immensi profitti dalle guerre e dai conflitti armati • l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza 

• la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese 

• il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania 

• la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera 

• il riconoscimento del diritto di asilo e la protezione a dissidenti, obiettori di coscienza, renitenti, disertori, profughi, difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti sociali e sindacalisti vittime della repressione politica in ogni contesto e nazione 

• il rafforzamento dell’azione umanitaria e di protezione dei diritti umani nei contesti di violenza strutturale (Afghanistan, Myanmar, Nagorno Karabakh, Iran…) 

• lo stanziamento dello 0,7% del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo 

• la promozione di conferenze regionali di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, per ricostruire convivenza e sicurezza nelle regioni martoriate da guerre in Medio Oriente e in Africa, che coinvolgono milioni di persone che vengono uccise, espulse dalle proprie case, impoverite, costrette alle migrazioni forzate. 

24 febbraio 2024 Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA ED IN UCRAINA “Fermiamo la criminale follia delle guerre!” “L’Italia deve dire basta alla guerra!” Lo deve dire ora! 

per info e adesioni: segreteria@retepacedisarmo.org 

venerdì 23 febbraio 2024

Sabato 24 febbraio ... formazione per il Terzo Settore

 

Nuovo appuntamento nell'ambito del progetto "Comunità educante: I semi di Demetra" supportato dall'Impresa sociale Con I Bambini e che vede il circolo Legambiente di Piazza Armerina come capofila. sabato 24 febbraio, ad Aidone si terrà un incontro formativo sul terzo Settore e sui nuovi strumenti di partecipazione che il Codice riserva agli enti del terzo settore.